Dimmi come giochi e ti dirò chi sei! Nel mondo delle risorse umane, la valutazione del potenziale ha sempre rappresentato una sfida cruciale per le aziende che desiderano attrarre, selezionare e sviluppare talenti.
In questo scenario, il gioco emerge come uno strumento potentissimo: un contesto simulativo e non giudicante che permette di osservare le soft skills in azione e di svelare le inclinazioni naturali dei candidati. Da questa intuizione nasce l’interesse crescente per la gamification e, in particolare, per i più recenti game-based assessment.
Il valore del gioco: tra simulazione e apprendimento esperienziale
Fin dall’infanzia il gioco rappresenta un’esperienza fondamentale per l’apprendimento e la scoperta di sé e del mondo. Giocare significa esplorare, prendere decisioni, affrontare sfide e adattarsi a situazioni nuove. Questo principio ha ispirato numerose metodologie di sviluppo e valutazione, tra cui ad esempio LEGO® Serious Play®. Questa metodologia utilizza i mattoncini per facilitare la comunicazione, la risoluzione dei problemi e la co-creazione di strategie aziendali. Attraverso la costruzione fisica e metaforica di scenari, le persone esternano pensieri ed emozioni che spesso restano latenti nei contesti tradizionali di valutazione. Il gioco, in tal senso, è definito come un'attività limitata, strutturata e volontaria che coinvolge l'immaginario della persona.
Se il LEGO® Serious Play® ha aperto la strada alla comprensione del valore del “gioco serio” in ambito aziendale, oggi i game-based assessment stanno ridefinendo il modo in cui le competenze vengono misurate e interpretate, con un focus sempre maggiore sulle transferable gaming skills.
Transferable Gaming Skills: il valore nascosto del gaming nel mondo del lavoro
Uno degli aspetti più innovativi dei game-based assessment è la capacità di identificare e valorizzare le transferable gaming skills, ovvero quelle competenze sviluppate attraverso i videogame che possono essere applicate con successo in ambito lavorativo.
Alcuni videogiochi, in particolare quelli strategici, gestionali e multiplayer, allenano una serie di competenze trasversali che si rivelano preziose nel mondo professionale. In contesti aziendali, l’adozione di assessment basati sui videogame ha dimostrato come i candidati con esperienza nel gaming spesso risultano avvantaggiati in aree chiave come:
- Rapidità decisionale e adattabilità – I giochi in tempo reale stimolano la capacità di reagire velocemente a situazioni mutevoli, un’abilità essenziale in realtà dinamiche.
- Problem Solving e pensiero critico – I giochi di strategia e puzzle mettono alla prova la capacità di risolvere problemi complessi, sviluppando un approccio logico e strutturato.
- Leadership e lavoro di squadra – Nei giochi multiplayer, i giocatori devono comunicare efficacemente, gestire conflitti e prendere decisioni rapide, competenze fondamentali per il lavoro collaborativo.
- Gestione delle risorse e pianificazione – I giochi gestionali insegnano a ottimizzare risorse e pianificare strategie a lungo termine, riflettendo le sfide aziendali.
- Resilienza e tolleranza all’errore – Nei videogame il fallimento è parte integrante del processo: provare, sbagliare e migliorare progressivamente sono attitudini chiave per l’innovazione e il miglioramento continuo.
Game-Based Assessment: dal gioco alla valutazione oggettiva
I game-based assessment consentono alle aziende di trasformare il potenziale del gaming in un vantaggio competitivo, misurando le competenze in un ambiente interattivo e riducendo i bias. Attraverso algoritmi avanzati e in alcuni casi il supporto dell’intelligenza artificiale, questi strumenti analizzano il comportamento dei candidati in scenari simulati, raccogliendo dati concreti sulle loro capacità decisionali, cognitive e sociali.
Dati recenti dimostrano che questi strumenti prevedono la performance lavorativa con un’accuratezza superiore del 29% rispetto ai test tradizionali e riducono i tempi di selezione del 25%. Inoltre, migliorano l’esperienza dei candidati, rendendo il processo di valutazione più coinvolgente e meno stressante.
I vantaggi del game-based assessment per aziende e candidati
L’adozione di strumenti di gamification nella valutazione delle risorse porta benefici significativi sia alle aziende che ai candidati. Ecco alcuni dei principali vantaggi:
- Affidabilità e oggettività – I dati raccolti nei game-based assessment riducono il rischio di valutazioni soggettive, offrendo parametri misurabili e standardizzati.
- Coinvolgimento e motivazione – L’interattività rende l’esperienza più stimolante rispetto ai test convenzionali, aumentando il coinvolgimento dei candidati.
- Misurazione delle soft skills in azione – Mentre i test classici si basano su dichiarazioni soggettive, il gioco mette realmente alla prova le competenze.
- Scalabilità ed efficienza – Le piattaforme digitali permettono di valutare un ampio numero di candidati in modo rapido ed efficace.
- Maggiore diversità e inclusione – La riduzione dei bias inconsci favorisce processi di selezione più equi e meritocratici, permettendo anche a soggetti più introversi di dimostrare le loro qualità.
Conclusione: il futuro della selezione passa dal gioco
In un’epoca in cui le competenze trasversali sono sempre più decisive, la gamification si impone come una strategia innovativa per identificare il potenziale e migliorare il match tra candidati e aziende. I game-based assessment non sono solo un’alternativa ludica ai metodi tradizionali, ma un sistema avanzato per misurare le competenze in modo concreto.
Valutare giocando non significa banalizzare il processo di selezione, ma renderlo più intuitivo e coinvolgente. In fondo, come diceva Friedrich Schiller, “L’uomo è veramente uomo solo quando gioca”. E oggi possiamo scoprire i talenti proprio mentre giocano.
a cura di Tiziano Brambilla, HRed Consultant (Human Resources Empowerment and Development)