Generazioni a confronto: un caleidoscopio di valori e aspettative

Synergie Impact.

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Synergie Impact è un progetto nato per comunicare l'impegno di Synergie nella causa della sostenibilità in modo chiaro e trasparente, per contribuire alla costruzione di un futuro equo e rispettoso delle Persone e dell'Ambiente compiendo scelte responsabili nel lungo periodo e creando valore per tutti i nostri stakeholders.

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Il mondo del lavoro si presenta oggi come un caleidoscopio di generazioni, ciascuna con i propri valori, aspirazioni e modalità di interazione.

Baby Boomers, Gen X, Millennials e Gen Z si trovano fianco a fianco, formando un mix eterogeneo che influisce su molteplici aspetti: dai valori alle metodologie di lavoro, dall'interpretazione del contesto lavorativo alle priorità, fino alla gestione dei conflitti e delle emozioni.

Perché è importante parlarne?

Ogni generazione porta con sé un bagaglio unico di esperienze e valori che influenza il proprio approccio al lavoro. La complessità e le sfaccettature di questo fenomeno sono diverse e complesse, ma proviamo ad esplorare alcune delle caratteristiche distintive di queste generazioni.

Baby Boomers (1946-1964)

Abituati a un modello lavorativo tradizionale, apprezzano la stabilità e la gerarchia. Sono spesso rimasti fedeli alla stessa azienda per tutta la carriera, fino alla pensione. Rappresentano la stabilità, la dedizione al lavoro. Il loro strumento è la bussola dell'esperienza, che guida la navigazione verso traguardi sicuri.

Generazione X (1965-1980)

Pragmatica e orientata al risultato, cresciuta in un’epoca di grandi cambiamenti è la prima generazione a porre l’accento sulle competenze trasversali come leadership, problem solving e gestione del conflitto. Ha dovuto affrontare un mercato del lavoro dinamico, l'avvento delle nuove tecnologie con un conseguente cambio culturale più rapido, che ha portato, in alcuni casi, alla difficoltà di comprendere le nuove generazioni e di tenere il passo con il cambiamento.

Millennials (1981-1996)

Immersi nella tecnologia, ricercano flessibilità, autonomia e uno scopo. Sono la prima generazione ad aver iniziato con lavori precari e senza contratti con una prospettiva chiara. Hanno introdotto concetti come il work-life balance, l'engagement interno e il purpose aziendale. Desiderano una leadership collaborativa e una cultura del feedback e della meritocrazia.

Generazione Z (dal 1997 in poi)

Nativi digitali, impazienti e desiderosi di un impatto immediato sul mondo, sono attenti a tematiche come inclusione e responsabilità sociale. Richiedono comunicazione trasparente e onesta. Sono decisi a trovare un equilibrio tra vita professionale e vita privata, chiedendo - al di là della retribuzione - quali benefit un’azienda può dare. Non tollerano ambienti troppo autoritari e cercano un significato reale nel proprio lavoro.

A fronte di questa panoramica, che rappresenta una sintesi di un fenomeno decisamente più articolato e complesso. Quali sono le nuove sfide e quali i possibili percorsi da intraprendere?

Nel 2014, Rebecca M. Knight scriveva sull'Harvard Business Review che per la prima volta nella storia cinque generazioni avrebbero lavorato insieme, parlando di come questo evento unico avrebbe potuto rappresentare per la leadership una preziosa risorsa strategica, ma anche un pericoloso limite se gestito in maniera inadeguata. Dieci anni dopo, con un mercato del lavoro trasformato dalla digitalizzazione e dalla pandemia, questa diversità generazionale è un "elefante nella stanza" che non può essere ignorato. Imponendo alle aziende, che vogliono rimanere attrattive, di ripensare il proprio modello organizzativo e la propria cultura aziendale.

Un nuovo paradigma per il lavoro

È necessario abbandonare l'idea di un lavoratore prototipo e abbracciare un approccio più inclusivo e flessibile. Per fare questo:

  • Superare i pregiudizi: abbattere i muri tra le generazioni e valorizzare le differenze come punti di forza.
  • Promuovere il dialogo intergenerazionale: favorire occasioni di scambio e confronto tra le diverse generazioni per abbattere i pregiudizi e valorizzare le reciproche competenze.
  • Investire nella formazione continua: offrire percorsi formativi adatti alle esigenze di ogni generazione, per aggiornare le competenze e favorire la crescita professionale.
  • Creare una cultura aperta al dialogo, all’inclusione e alla diversità.
  • Creare un ambiente di lavoro flessibile: permettere ai dipendenti di conciliare vita privata e lavorativa, offrendo orari flessibili, smart working e politiche di work-life balance, che sia sempre più collegato ad un approccio lavorativo per obiettivi.
  • Incrementare l’ingaggio e la motivazione: creare un ambiente di lavoro in cui l'attenzione è rivolta non solo al lavoratore ma alla persona, comprendendo che ognuno vive con le proprie esigenze e i propri bisogni. Dare valore e complessità alla persona si traduce in un miglioramento del clima aziendale, in una maggiore fidelizzazione del personale e in un aumento della soddisfazione individuale e della produttività collettiva.
  • Riconoscere e premiare il talento: migliorare le competenze e i contributi di ogni individuo, indipendentemente dall'età o dall'esperienza, integrando il potenziale. Un ambiente di lavoro che stimola il mettersi in discussione, il porsi domande, valorizzando la crescita e le competenze individuali, favorisce l'emergere di nuove idee e soluzioni integrate e innovative.
  • Adottare una comunicazione efficace: utilizzare canali di comunicazione diversi per raggiungere tutte le generazioni e adattare il linguaggio in base al target.
  • Promuovere una cultura del benessere: investire nel benessere dei dipendenti, offrendo momenti e servizi che permettano al dipendente di occuparsi di sé.
  • Sviluppare una leadership situazionale ed empatica.

In conclusione, il mondo del lavoro è in continua evoluzione e le aziende che desiderano rimanere al passo con il cambiamento devono abbracciare la diversità generazionale. Investire nel dialogo, nella formazione e nella flessibilità significa creare un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante, dove ogni individuo può esprimere il proprio potenziale e contribuire alla soddisfazione personale e al successo dell'azienda. La chiave per il futuro risiede nel valorizzare le differenze e trasformare il caleidoscopio di generazioni in un mosaico vincente.

La tua partitura per il futuro

Come pensi di contribuire a creare un ambiente di lavoro inclusivo, flessibile e multiculturale? Come stai affrontando le sfide della diversità generazionale nella tua azienda?

a cura di Marialaura Taurisano, HRed consultant

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